Dopo due anni che giro a Carloforte, ormai mi sento anch’io un tabarchino. Tra le parole locali che più mi piacciono c’è “anemmu”, è il modo più semplice per dire andiamo, poi viene anche il resto. Sento di essermi abbastanza legato a quest’isola. La prima serie che abbiamo girato è stata un’avventura fortunata, ci hanno visto in tanti in televisione. Dunque, c’è un ricordo piacevole, dal punto di vista professionale. Poi ho trovato una maniera di stare in mezzo a quest’isola, conoscendo la gente, i ristoranti, i vicoli e alcuni siti bellissimi, che rappresenta un modo piacevolissimo di vivere. Quasi quasi viene voglia di venire qui e non tornare più a casa, perché si sta bene